Vaccinazioni in gravidanza
I vaccini, come ben sappiamo hanno il compito di evitare la malattia o quanto meno le complicanze gravi della malattia attraverso l'induzione di una risposta immunitaria che può esplicarsi attraverso una reazione cellulo mediata e/o attraverso la produzione di anticorpi contro l'agente patogeno oggetto del vaccino.
Le vaccinazioni in gravidanza hanno un duplice scopo, quello di protegger contro infezioni che , se contratte durante la gestazione, possono essere severe per la futura mamma ed esporre a gravi rischi il nascituro. Inoltre, attraverso il processo di immunizzazione passiva, proteggere il bambino nei primi mesi di vita da specifiche patologie infettive. Le vaccinazioni raccomandate in gravidanza previste dal PNPV sono Covid-19, antinfluenzale e anti pertosse. Il vaccino somministrato contro la pertosse a 28/30 settimane di gestazione è trivalente (antipertosse, antitetano, antidifterite). In questo modo la mamma produce anticorpi che passano al feto attraverso la placenta prima della nascita ed eventualmente attraverso il latte materno dopo la nascita. Questi anticorpi lo proteggeranno nei primi mesi di vita, prima dell'avvio del calendario vaccinale quando la pertosse è associata ad alta morbosità e mortalità infantile.
Il periodo migliore per la vaccinazione antinfluenzale è l'inizio della stagione epidemica per le donne al secondo/terzo trimestre di gravidanza. L'influenza contratta din gravidanza può essere più severa per la donna, con maggior rischio di ospedalizzazione e con la vaccinazione inoltre la mamma trasferisce anticorpi al feto che avrà una protezione maggiore contro l'influenza e le malattie delle alte vie respiratorie ni primi mesi di vita.
La vaccinazione contro il Covid è attualmente raccomandata alle donne in qualunque momento della gravidanza o nel post partum e allattamento. Le donne con infezione Covid-19 in gravidanza sono a maggiore rischio di di sviluppare gravi patologie quali pre-eclampsia, eclampsia, HELLP sindrome con aumento di parti pretermine e tagli cesarei. Il monitoraggio sulla sicurezza del vaccino RNA messaggero sono ancora attivi e decisamente rassicuranti secondo il Cdc.
Nuove opportunità di vaccinazione in gravidanza arrivano dal vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), l'agente più comune di infezioni respiratorie nella prima infanzia, responsabile delle bronchioliti nei bambini, in articolare nel primo anno di vita e frequentemente associate a ricovero ospedaliero e talvolta in terapia intensiva.
In Italia sono oltre 80.000 i bambini nel primo anno di vita vengono infettati da RSV, 15.000 vengono ricoverati e 3.000 ricoverati in terapia intensiva. Un terzo dei bambini che hanno sofferto di bronchioliti presenta episodi ricorrenti di broncospasmo fino alla età scolare e in alcuni casi sviluppa l'asma.Poichè non eiste una terapia specifica della bronchiolite è bene puntare alla prevenzione vaccinale.
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